La rete
Non lavoriamo da sole. Tessere il Vento è possibile grazie a una
rete umana sottile e forte, come i fili che usiamo.
C’è chi
cammina con noi lungo i sentieri per raccogliere le voci, chi
prepara tisane mentre scegliamo i colori, chi registra i suoni delle
gole inaccessibili. Nessuno è marginale, perché ogni gesto è trama.
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Nora G.
- narratrice orale, raccoglie leggende e lullabies dimenticate nei borghi dell’Appennino centrale.
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Elio F.
- ingegnere del suono, registra vento e silenzi in alta definizione, li modula come architetture invisibili.
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Mirella C.
- tintora selvatica, esperta di tinture vegetali, lavora con la luna e i ritmi del corpo.
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Paolo D.
- coordinatore logistico, ma anche poeta urbano: installa le nostre opere in luoghi improbabili, trovando l’armonia tra materiali e paesaggi.
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Giulia S.
- documentarista e curatrice di memorie, raccoglie dietro le quinte, i momenti che nessuno vede.